23 anni or sono, con l’entrata in vigore del Decreto del Presidente della Repubblica n° 462/2001, le verifiche degli impianti di messa a terra sono diventate un requisito indispensabile per garantire la sicurezza elettrica delle attività lavorative.
In questo articolo parleremo proprio di questo e di come Eurisp Italia – uno tra i primi Organismi in Italia ad essere accreditati e con copertura nazionale – può supportare la vostra azienda nell’adempimento di questa normativa.
Verifiche di Messa a Terra: l’importanza dei controlli
L’impianto di messa a terra rappresenta una componente cruciale degli impianti elettrici, il buon funzionamento in un impianto correttamente realizzato permette, in caso di guasto, di prevenire folgorazioni dovute a contatti indiretti.
Il Decreto del Presidente della Repubblica n° 462 del 2001 rappresenta in questo contesto un pilastro normativo fondamentale per la sicurezza nei luoghi di lavoro, disciplinando le verifiche degli impianti di messa a terra, degli impianti elettrici in zone a rischio d’esplosione e degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche.
La sua importanza risiede nella protezione delle persone presenti negli ambienti di lavoro, da un pericolo invisibile, ma mortale. La legge agisce richiedendo ai datori di lavoro di sottoporre i propri impianti elettrici e di terra a periodiche verifiche.
La verifica periodica di legge, prescritta dal DPR 462, assicura che tutti i dispositivi che compongono l’impianto di terra siano efficienti e che le procedure di manutenzione siano adottate correttamente dai datori di lavoro.
È importante non confondere le verifiche periodiche con la normale manutenzione ordinaria degli impianti elettrici, le verifiche devono essere svolte da società e personale privo di conflitto d’interessi.
Il DPR 462/01 impone il tariffario ISPESL del 2005 come obbligatorio, quindi ogni organismo deve fare i medesimi prezzi, la vera distinzione sul mercato è il servizio.
Chi ha l’obbligo delle verifiche sugli impianti di messa a terra?
Tutte le attività lavorative che impiegano almeno un lavoratore sono tenute a far verificare i propri impianti di terra. La definizione di “lavoratore” secondo il Dlgs. 81/08 è ampia e comprende soci lavoratori, stagisti, apprendisti e altri. Sono escluse solo le imprese a gestione familiare e i collaboratori domestici.
Il datore di lavoro è l’unico responsabile dell’effettuazione di queste verifiche. Il DPR 462 stabilisce periodicità biennali per luoghi ad alto rischio, come quelli con possibilità d’incendio elevato, studi medici, cantieri, e quinquennali per tutte le altre attività.
Sanzioni per la mancata verifica
Come tutte le leggi, il DPR 462 prevede sanzioni per i datori di lavoro che non adempiono alle verifiche obbligatorie sugli impianti di terra. Il Dlgs. 81/08 stabilisce una sanzione amministrativa pecuniaria da 711,92 a 2.562,91 euro.
Eurisp Italia, il vostro partner per la sicurezza elettrica
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